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Afasia, Disartria, Disfonia, Disfagia

Afasia

L’Afasia è un disturbo del linguaggio.

Chi è colpito da afasia ha difficoltà a esprimersi e a comprendere il linguaggio parlato, a leggere, a scrivere e a fare calcoli. L’afasia è la conseguenza di un danno cerebrale, il più spesso di origine vascolare (ictus, ma in altri casi può essere dovuta ad un trauma o ad un tumore cerebrale.)

Le persone colpite da afasia possono quindi avere difficoltà nello svolgere attività che prima di diventare afasici eseguivano con facilità, quali ad esempio:

  • Seguire una conversazione, specie se si svolge con più persone o in ambiente rumoroso.
  • Leggere libri, giornali, riviste e segnali stradali.
  • Raccontare e capire barzellette
  • Capire la televisione o la radio
  • Scrivere una lettera e compilare un modulo alla posta.
  • Telefonare
  • Fare calcoli, ricordare un numero o maneggiare soldi.
  • Pronunciare il proprio nome o quello dei familiari.

Disartria

Il termine disartria indica disordini del linguaggio (eloquio) dovuti ad un mancato controllo dei muscoli che permettono di realizzarne la sua articolazione, ossia la capacità dell’individuo di produrre suoni articolati (fonemi). La disartria quindi è un disturbo che interessa principalmente l’esecuzione del movimento. Esistono varie tipologie di disartria che vengono classificate in base alla sede della lesione: disartria flaccida, spastica, atassica, ipocinetica, ipercinetica e mista.

La disartria comporta una compromissione della comunicazione verbale (lentezza articolatoria, difficoltà a realizzare il suono target, riduzione della comprensibilità del parlato), caratterizzata dalla realizzazione di errori costanti e da una capacità di scrittura generalmente conservata.

Disfonia

Con il termine disfonia ci si riferisce in senso ampio a tutti i cambiamenti, qualitativi o quantitativi, a carico della voce.

La disfonia può essere temporanea o cronica ed avere origine strutturale o funzionale. Tra le ragioni organiche rammentiamo le infiammazioni a carico della laringe, le malformazioni congenite, la presenza di formazioni tumorali o di modifiche a carico di uno o più organi collegati alla funzione fonatoria (corde vocali, naso, bocca, lingua, faringe, laringe, trachea) e traumi. Tra le ragioni funzionali includiamo l’utilizzo eccessivo della voce e la disfonia idiopatica (senza causa apparente).

La disfonia può essere abbinata ad una sensazione dolorosa o ad un disturbo mentre si parla.

Disfagia

La disfagia è il termine medico per definire la difficoltà di passaggio dei cibi e delle bevande dalla bocca fino allo stomaco. Il fenomeno della disfagia è più frequente negli anziani, ma le cause che possono provocare difficoltà di deglutizione sono molteplici e possono insorgere in persone di tutte le età.

I disturbi della deglutizione si stima riguardino circa l’8% della popolazione mondiale e la percentuale sale all’11-16% negli anziani.

Esistono principalmente due tipologie di disfagia:

  • disfagia orofaringea:difficoltà ad iniziare la deglutizione e far passare il cibo dalla bocca all’esofago.
  • disfagia esofagea:difficoltà nel passaggio del cibo nell’esofago

Le cause principali della disfagia

La disfagia è spesso provocata da un disturbo, una sindrome o una malattia che colpisce i nervi e i muscoli di lingua, bocca o gola che portano a difficoltà di coordinazione e/o controllo della deglutizione.

Le principali cause della disfagia si possono raggruppare:

  • Età
    • negli anziani si ha una progressiva alterazione della funzionalità nervosa e muscolare
  • Cause meccaniche
    • Crescita anomala o cambiamenti strutturali dell’esofago
    • Malattie infiammatorie delle strutture della deglutizione
    • Reflusso gastrico cronico
  • Cause neuro-muscolari
    • Malattie neuromuscolari e neurodegenerative (Alzheimer, Parkinson, …)
    • Ictus cerebrale
    • Demenza
  • Cause strutturali a livello testa-collo
    • Traumi alla testa o al midollo spinale
    • Alcuni tipi di tumori
    • Radio-terapia nella zona testa-collo